Ho partecipato agli esercizi spirituali del centro Aletti con grande frutto spirituale qualche anno fa e come me tanti altri. Oggi facciamo i conti con la dimissione del padre R. e la scissione fra la compagnia di Gesù e il centro.
Le vicende che riguardano il padre Rupnik creano disagio e dolore, è pieno il mondo dei suoi testi e dei suoi mosaici belli e pieni di luce. Ora una domanda si fa imperiosa: cosa accadrà?
Cosa fare con le “rovine del gigante”? Si, perché d’ora in poi tutto ciò che è riconducibile al padre Rupnik sarà sinonimo di qualcosa di apparentemente bello ma
disordinato.
I fatti però a loro volta non possono e non non devono essere giudicati senza che passi un giusto lasso di tempo. È proprio questo ad essere rivelativo di ciò che è vero.
Oggi sappiamo che vere sono le accuse, vera la sua non volontà di collaborare. Ciò che sapremo è: se il frutto teologico e spirituale del padre R. è destinato a sussistere. Quindi una nuova domanda si palesa all’orizzonte: la teologia e la morale del “teologo” in quale rapporto sono?

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